Progettato a fine ottocento dall'ingegnere-architetto Leandro Caselli per i Conti Binelli, importanti industriali del marmo che costruirono le prime segherie multilama ed uno dei tre pontili caricatori alla marina di Lavenza.
L'edificio in stile eclettico neorinascimentale ha pianta simmetrica servita da un imponente ed ampio scalone centrale con struttura portante costituita interamente da gradini monolitici di marmo bianco perfettamente incastrati tra di loro ed a sbalzo sulla muratura perimetrale.
Ricchissime sono le finiture interne: pavimenti in legno e soffitti finemente affrescati. Mobilio di pregio e statue in passato completavano gli allestimenti interni. Per lunghi anni il palazzo è stato la sede della filiale apuana della Banca D'Italia, quando l'escavazione e la lavorazione del marmo faceva allora di Carrara anche il centro finanziario dell'intera provincia.
Lasciato per anni in stato di decadenza, l'immobile è stato acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che lo ha fatto magistralmente restaurare e ristrutturare recuperando anche il bel giardino interno.